Dai tempi dei tempi, con l’arrivo del Natale, gli abitanti dei
paesi si preparano, come da tradizione, all’allestimento dei mercatini natalizi.
Addobbi di tutti i colori
e luci scintillanti, dalle forme di comete e
stelle cadenti, illuminano a giorno le vie dei centri storici. Tutt’intorno si
possono ammirare bancarelle e gazebo, abbelliti con tovaglie rosse, merletti e
ghirlande.
Un incanto per bambini, attratti dai vari dolcetti esposti dai
mercanti, che mostrano con entusiasmo tutte le loro migliori prelibatezze: caramelle,
torroni cioccolati… ce n’è per tutti i gusti.
Inebriati dal profumo dei dolci, i bimbi guardano incantati i
loro giocattoli preferiti, fantasticando di riceverli come regalo di Natale:
soldatini di ferro, campanelle, trenini,
macchinine e un’infinità di altri giochi…
In uno di questi mercatini natalizi, nel paese di Undici, si
usava preparare e addobbare le bancarelle nel parco principale.
Là, tutti potevano vendere gli oggetti che non usavano più, o perché
sostituti da nuovi o, magari, per dare l’opportunità ai meno fortunati di poter
risparmiare qualche soldo.
Nel mercato del parco, dove ci si riuniva ogni domenica di
dicembre, si vendeva di tutto: scarpe per neonati e per i nonni, vecchi
maglioni colorati, elettrodomestici, mobili, libri per i grandi e per i più
piccini, giocattoli e tanti oggetti creati dalle mani e
dalla fantasia degli espositori.
Dal Libro
"Le storie della babbaiola", Sa Babbaiola Edizioni
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